MINISTRI STRAORDINARI  
  DELLA COMUNIONE  

In un prezioso libretto, (pro manuscripto – Febbraio 1998), l’autore,  Mons. Giuseppe Terraneo, nel presentare la figura del Ministro straordinario della comunione, così premette: “Nei documenti ufficiali della Chiesa la terminologia usata per indicare religiosi e laici (uomini e donne) che sono chiamati a svolgere questo servizio liturgico è: “ministri straordinari per la distribuzione della santa Comunione”. È bene usare sempre questa terminologia per non cadere nell’equivoco di pensare a ministri straordinari della celebrazione eucaristica, mentre si tratta semplicemente di amministrare la santa comunione”.

Le disposizioni della Chiesa circa il ministero straordinario, sono contenute nell’Istruzione Immensae caritatis – 29 gennaio 1973. Monsignor Terraneo, sempre nel succitato testo, ci tiene a precisare che: “Chi riceve l’incarico di distribuire l’Eucaristia è tenuto ad approfondire la conoscenza del mistero eucaristico e, in particolare, della santa Comunione come intima partecipazione al sacrificio del Calvario”. E non meno importante la sottolineatura: “Il ministero straordinario della santa Comunione, in quanto servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose, impegna chi lo esercita a inserirsi attivamente nella propria comunità parrocchiale e a dare testimonianza di vera pietà eucaristica”.

COSA AVVIENE NELLA NOSTRA PARROCCHIA

Chi ha buona memoria storica mi precisa che la prima persona che ha ricevuto il mandato di Ministro, è stata la Signorina Calcaterra  (attiva collaboratrice pastorale e da tempo deceduta). Successivamente il  3 luglio 1988 ricevono il mandato, dall’allora parroco Mons. Giuseppe Cantù, i parrocchiani:  Crespi Enrico, Crespi Franco, Rossi Giuliano (deceduto) e Sodo Anna.  

Oggi, la nostra Comunità si avvale, in totale, del servizio di 14 Ministri straordinari. Ogni Ministro riceve, dall’Ordinario diocesano, previa scelta del parroco pro-tempore, il mandato quinquennale (rinnovabile) a svolgere il servizio di Ministro straordinario.

Durante il loro mandato, I Ministri sono tenuti a frequentare i CORSI DI APPROFONDIMENTO organizzati annualmente dal Servizio diocesano per la Pastorale Liturgica.