VIVIAMO DI UNA VITA RICEVUTA - Linee di Pastorale Parrocchiale 2023 - 2024

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All’inizio di questo nuovo anno pastorale, vi consegniamo le linee guide del nostro cammino come comunità parrocchiale, in Unità Pastorale con la Parrocchia di San Domenico. I principi fondanti e le indicazioni più generali sono dedotte dall’annuale Proposta Pastorale dell’Arcivescovo Mario Delpini, dal titolo “Viviamo di una vita ricevuta. Per un esercizio di discernimento delle priorità”.

Il contesto più generale è quello del cammino della Chiesa universale, voluto da Papa Francesco, sulla sinodalità, cioè sull’importanza di camminare insieme, muovere gli stessi passi, coinvolgendo ogni ambito, settore, persona nella Chiesa.

Lo Spirito Santo infatti riempie l’universo e sospinge ogni uomo all’incontro con Cristo.

Un sentito ringraziamento va a don Davide Toffaloni che, in questi anni, tanto si è speso per il nostro Oratorio. Con altrettanta riconoscenza abbiamo salutato anche don Marco Lodovici, nuovo prevosto di Lissone.

Con affetto e stima accogliamo don Domenico Alonge nuovo vicario per la pastorale giovanile dell’Unità Pastorale Legnano Centro e don Claudio Colombo nuovo parroco di San Domenico.

 

“COLUI CHE MANGIA DI ME VIVRÀ DI ME”

Gv. 6,57

Vogliamo qui ribadire la centralità dell’anno liturgico, con i suoi ritmi, le sue Feste e Solennità (Natale, Pasqua, …). Il cristianesimo mal sopporta di diventare una religione invisibile, privatizzata, relegata ad alcuni gesti scanditi più dalla mondanità che dalla fede (Battesimi, Comunioni, Cresime, Matrimoni). Scrive l’Arcivescovo:

«Gesù ci invita a entrare in comunione con lui, pane di vita, per contrastare la persuasione di essere vivi per se stessi, di avere in se stessi la vita. L’illusione dell’individualismo è di essere padroni e arbitri insindacabili della propria esistenza»

(pag. 10)

L’individualismo che ammorba la nostra epoca lambisce, anzi invade, anche l’ambito religioso. L’Eucarestia domenicale ha subito un sensibile calo di presenze, lasciando spazio al fai da te religioso. La Parrocchia diventa così, per molti, una stazione di servizi religiosi, ma soprattutto sociali. Ringraziamo tutti coloro che, insieme a noi, lottano per vincere questa pericolosa deriva. Si tratta di persone, che pur con tutti i loro limiti, hanno compreso che senza l’Eucarestia la comunità cristiana non esiste, poiché il suo segreto non è lo sforzo umano, ma la grazia di Dio che passa attraverso i Sacramenti e l’ascolto della Parola.

Chi ha cessato la pratica domenicale molto spesso non ha fatto incontri significativi nelle nostre comunità, forse troppo prese dal fare e meno attente a curare le relazioni. La nostra epoca segnata dall’autoreferenzialità, dal logoramento del tessuto sociale ha un enorme bisogno di luoghi fraterni, accoglienti, generativi di amicizia cristiana e sociale. Ancora l’Arcivescovo:

«Ci sentiamo chiamati a restituire umanità a tutte le persone che si vedono private delle condizioni più elementari di vita. Restituire umanità piena è fecondo anche per tutta la comunità, non solo per gli ultimi, ma anche per i primi: perché crea legami sociali, scioglie nodi e conflitti latenti, restituisce responsabilità verso la propria comunità, offre dignità piena ai singoli e alle comunità stesse».

(pag. 13)

 

LA VITA È DONO D’AMORE E VOCAZIONE AD AMARE: L’EDUCAZIONE AFFETTIVA

Il pensiero va ai ragazzi/e e ai giovani. Alla radice di tante derive affettive: pornografia, esercizio precoce della genitalità, femminicidi, violenza e uso di stupefacenti, sta una cattiva concezione della libertà, propiziata dalla:

 «“colonizzazione culturale” che impone la banalità di luoghi comuni, la riduzione della relazione ai rapporti sessuali, la rassegnazione all’incontrollabilità dei sentimenti, delle passioni, delle pulsioni. La comunità cristiana è chiamata a fare dell’educazione affettiva e del discernimento vocazionale una pratica in cui convergono molte competenze, scelte coerenti, proposte comprensibili».

(pag. 18)

 

Il primo gradino della libertà è la non costrizione: libertà ‘da’; il secondo gradino è la scelta di giocarsi nelle relazioni positive, rifiutando egoismo e male: libertà ‘per’. Questo secondo passaggio è oggi ostacolato dal radicato individualismo ed egocentrismo.

È nostra intenzione approfondire questo tema avvalendoci del nostro Centro per la Famiglia e dei nostri ambiti educativi, per suscitare in Città un dibattito su questi temi. L’educazione alla castità è lo strumento principe per aiutare le giovani generazioni a non ricercare gratificazione a tutti i costi, anche a danno di altri, accettando i tempi di attesa, trasformando un bisogno pulsionale (non solo in campo sessuale) in un desiderio di reale incontro; anche l’educazione alla pace, ad essere operatori di pace, pare quanto mai necessaria sia a livello globale, sia a livello urbano, dove risse e violenze costellano i fine settimana, sia a livello familiare per smorzare la violenza domestica, imparando a trasformarla in rinnovato slancio di dialogo. La nostra Associazione di volontariato “Santi Domenico e Magno” (Ente del Terzo Settore), si pone a sostegno della genitorialità, dell’accompagnamento post-scolastico dei ragazzi e della mediazione linguistica di ragazzi e adulti.

 

LA FEDELTÀ, IL DONO DELLA VITA,

LA DIGNITÀ DEL LAVORO,

LA CURA DEI NOSTRI ANZIANI

Per noi cristiani la vita è vocazione alla santità, cioè alla diversità da tutto ciò che ci disumanizza e la vicinanza al modello di uomo e di donna che Dio ha pensato noi fossimo, creandoci. Tutto questo, per ciascuno di noi si declina in scelte che contraddistinguono tutto il nostro esistere. La famiglia e la consacrazione religiosa sono state per lungo tempo quelle prioritarie. Vogliamo qui ribadirne il valore, pur cogliendone l’odierna fragilità. Nota l’Arcivescovo:

«Il contesto contemporaneo rende particolarmente problematico il tema della fedeltà, dell’indissolubilità del matrimonio, del ‘per sempre’ della consacrazione. … L’enfasi sul ‘diritto ad essere felice’, che si rivendica come giustificazione a vivere la precarietà dei rapporti, riducendo gli altri a ‘esperimenti’ e le scelte a ‘esperienze’, è una delle ragioni più diffuse dell’infelicità».

(pag. 26)

La nostra comunità offre percorsi specialistici per coppie in difficoltà, cammini per un possibile ritorno ai sacramenti per divorziati in nuova unione, proposte di preparazione al matrimonio cristiano per chi convive o si è sposato solo civilmente. Per tutte le coppie che desiderano, mensilmente, avere la possibilità di un incontro con altre coppie, su temi legati alla vita familiare, alla luce del Vangelo, le nostre Parrocchie offrono diverse iniziative che vanno sotto la voce “Gruppi di spiritualità familiare”.

A sostegno della genitorialità in un contesto di desertificazione delle nascite è operativo nel nostro Centro Parrocchiale il Centro di Aiuto alla vita ‘Daniela Gulden’ che, da anni, assiste le donne che desiderano tenere il bimbo che portano in grembo. Ribadiamo, senza condannare o giudicare nessuno, che l’aborto è una sconfitta ed un dramma. Altra problematica che le nostre comunità cristiane non possono scordare è quella del così detto lavoro povero: l’aumento del costo della vita (energia, generi alimentari, casa) rende difficile per molti arrivare a fine mese.  Sia le nostre Caritas, sia l’Arcidiocesi con il Fondo ‘Famiglia e lavoro’, e il Fondo ‘Diamo lavoro’ (avvio di tirocini per persone disoccupate) si fanno carico di accompagnare chi è in difficoltà.

Gli anni della sapienza e della fragilità connotano la così detta ‘Terza età’. Va detto che «la vita è vocazione anche nella vecchiaia» (pag. 48). Ce lo ricordano gli esempi biblici di Abramo e Sara, Zaccaria ed Elisabetta, Simeone e Anna. Nel contempo va rilevato come:

«Il numero così rilevante di anziani, che rende la nostra una società che invecchia, introduce una problematica complessa per tutto ciò che si riferisce alla sostenibilità del sistema».

(pag. 48)

D’altro canto, l’aumento della popolazione anziana si rivela una risorsa incredibile per il volontariato e le famiglie con figli e genitori che lavorano. La nostra comunità parrocchiale si fa particolarmente vicina agli anziani soli, con una visita periodica dei sacerdoti e dei ministri straordinari dell’Eucarestia. Un plauso al gruppo di volontari che animano la casa di accoglienza della Caritas  “Madonnina dei cedri”. Anche per gli anziani, come per coppie e single, sono attivi in Parrocchia i Gruppi di Ascolto della Parola, che con cadenza mensile si ritrovano a confrontarsi sulla Parola di Dio.

 

L’INIZIAZIONE CRISTIANA

E LA PASTORALE GIOVANILE

La cura dei piccoli e dei giovani è compito fondamentale delle nostre comunità parrocchiali. Lo strumento privilegiato è l’Oratorio, inteso non tanto come luogo fisico, quanto come comunità educante.

Ribadiamo l’importanza dell’esemplarità dei genitori per un’autentica formazione umana e cristiana. Essendo un’Unità Pastorale, salvo i cammini di I.C. diversificati nelle due Parrocchie, tutto il resto, dalle medie in su, (catechesi, preghiera, vita fraterna) si svolge alternativamente (inverno-primavera) nelle due Parrocchie. La formazione cristiana non si interrompe con la Cresima, ma continua con l’accompagnamento a vivere quanto si è celebrato (Battesimo, Riconciliazione, Eucarestia, Confermazione). Ecco allora le diverse proposte per fasce d’età che vi saranno comunicate. Esse hanno valore intrinsecamente vocazionale, cioè hanno come scopo aiutare i singoli a scoprire e a rispondere alla chiamata di Dio sulla loro vita. Per i giovani oltre i 19 anni il percorso formativo è cittadino, con tutti i giovani delle altre Parrocchie. Il sito della Parrocchia è a disposizione per illustrare le varie iniziative.

 

SACRAMENTI E PREGHIERA

È illusorio credere di poter vivere da cristiani senza l’intervento divino che passa attraverso i Sacramenti, cioè senza l’aiuto dello Spirito Santo stesso.

Per questo alleghiamo alle Linee pastorali i tempi e gli orari per nutrire la propria vita spirituale, a partire dall’evento centrale della settimana, che è l’Eucarestia domenicale. Da ultimo rivolgiamo un caldo invito: la preghiera in famiglia prima dei pasti e la preghiera mattino e sera, anche se fugace. Per i più volonterosi ricordiamo l’App “Liturgia delle Ore” (Rito ambrosiano), che contiene le Letture del giorno e la Liturgia delle Ore.