SINODO DIOCESANO

Con DOMENICA 14 GENNAIO presso la Basilica di S. Ambrogio in Milano, avrà inizio il Sinodo diocesano minore: il nostro Arcivescovo, Mons. Mario Delpini, presiederà una celebrazione di indizione del percorso sinodale alla presenza dei Consiglio pastorale e presbiterale diocesani, dei Decani, dei Consigli pastorali decanali e di rappresentanti dei Consigli pastorali parrocchiali, delle comunità dei migranti, delle associazioni e dei movimenti.

ll Sinodo diocesano è l’assemblea di sacerdoti e di altri fedeli scelti per prestare aiuto al Vescovo per il bene della comunità diocesana. Coerentemente con le indicazione di papa Francesco per «una Chiesa dell’ascolto», l’arcivescovo Delpini ha ritenuto opportuno convocarne uno, definito minore, che tratterà un solo tema “Chiesa dalle genti, responsabilità e prospettive. Linee diocesane per la pastorale”. Così scrive il nostro Arcivescovo nella lettera inviata alla Diocesi:

«Ho ritenuto opportuno affrontare con una consultazione straordinaria e, come spero, con il coinvolgimento di tutti i battezzati una delle questioni inedite che ci si propongono in modo ineludibile: come deve essere la nostra Chiesa diocesana perché tutti i cattolici si sentano a casa loro, da qualsiasi terra o tradizione o lingua provengano? E come deve essere la nostra Chiesa diocesana perché tutti i cristiani battezzati, di ogni confessione cristiana, la sentano casa accogliente? E come deve essere la nostra Chiesa diocesana per essere fedele alla missione di annunciare il Vangelo a tutte le genti, quindi anche ai non cristiani, ai non credenti?».

L’invito è quello di accompagnare questo momento di grazia e di impegno con la preghiera, con la presenza, dove sarà possibile, in ogni caso con il contributo di riflessione e di consiglio e con la cura per promuovere il contributo di tutti, anche quello dei giovani. Un percorso di studio, riflessione e decisione per definire le modalità attraverso le quali annunciare adeguatamente il Vangelo, celebrare i sacramenti, vivere l’esperienza della carità nelle parrocchie ambrosiane, tutte sempre più multietniche. Il percorso avviato dall’Arcivescovo nasce dall’esigenza di aggiornare l’azione pastorale alla luce dei cambiamenti sociali prodotti all’interno delle stesse parrocchie della vasta Diocesi ambrosiana dai flussi migratori.

Al centro di questo Sinodo non saranno i fenomeni migratori in quanto tali o l’impegno della Chiesa per l’accoglienza, da sempre oggetto di impegno per la Chiesa. Il tema che invece sarà messo a fuoco da questo percorso riguarda l’esperienza dentro le 1107 parrocchie della Diocesi, la cui realtà è molto mutata in questi decenni anche per la presenza di cattolici provenienti da altre nazionalità, di lingue e culture diverse che però abitano la stessa comunità, sotto lo stesso campanile. Affinché si evitino due rischi, l’uno speculare all’altro: da un lato, che i cristiani migranti, una volta giunti a Milano, debbano pregare e celebrare solo tra di loro, per gruppi etnici o linguistici; dall’altro, che siano i cristiani “stranieri” a doversi adeguare al modo di essere chiesa preesistente.

La domanda ideale che tutti dovranno porsi è: «Come dobbiamo cambiare per essere anche oggi, insieme, discepoli del Signore e Chiesa delle genti?».

LE TAPPE DEL CAMMINO SINODALE

Il Sinodo sarà presentato alla diocesi dall’Arcivescovo il 14 gennaio 2018, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Dal quel momento partirà la fase dell’ascolto durante la quale i presbiteri (nei decanati) e i fedeli (nei Consigli pastorali decanali e parrocchiali) porteranno la propria riflessione. Al termine di questa fase che si concluderà a Pasqua (1 aprile 2018), la Commissione raccoglierà i contributi nello strumento di lavoro.

Sulla base di questo documento i Consigli pastorale e presbiteriale delineeranno le proposizioni, vale a dire le norme giuridiche, che saranno promulgate dall’Arcivescovo.

I lavori si concluderanno sabato 3 novembre 2018, vigilia della festa liturgica in onore di San Carlo Borromeo, pastore della chiesa ambrosiana che indisse i primi 11 sinodi diocesani.

L’ESITO DEL CAMMINO SINODALE

«L’esito sarà una Chiesa maggiormente consapevole della propria cattolicità, impegnata a tradurre questa consapevolezza in scelte pastorali condivise e capillari sul territorio diocesano – sottolinea il presidente della Commissione di coordinamento, monsignor Luca Bressan -. Una Chiesa dalle genti che con la propria vita quotidiana saprà trasmettere serenità e capacità di futuro anche al resto del corpo sociale. Avremo infatti strumenti per leggere e abitare con maggiore spessore e profondità quella situazione sociale e culturale molto complessa che spesso definiamo in modo già linguisticamente riduttivo come “fenomeno delle migrazioni”».


PREGHIERA DEL SINODO

«Padre nostro che sei nei cieli, venga il tuo regno!
Rinnova il dono del tuo Spirito per la nostra Santa Chiesa
perché viva il tempo che tu le concedi come tempo di grazia,
attenda con ardente desiderio il compimento delle tue promesse,
sia libera da paure e pigrizie, inutili nostalgie
e scoraggiamenti paralizzanti,
sia vigile per evitare superficialità e ingenuità,
sia fedele al Vangelo di Gesù e alla santa tradizione
e tutte le genti si sentano pietre vive dell’edificio spirituale
che custodisce la speranza di vita e di libertà
e annuncia l’unico nome in cui c’è salvezza,
il nome santo e benedetto del tuo Figlio Gesù.
Padre nostro che sei nei cieli, sia fatta la tua volontà!
Rinnova il dono del tuo Spirito per la nostra Santa Chiesa
e per ogni vivente,
perché siamo sempre tutti discepoli,
disponibili all’ascolto reciproco, pronti a consigliare:
donaci parole sincere e sapienti,
liberaci dalla presunzione e dallo scetticismo.
Aiutaci ad essere docili alle rivelazioni che tu riservi ai piccoli
e aperti alla gioia di camminare insieme,
di pensare insieme, di decidere insieme,
perché il tuo nome sia benedetto nei secoli
e la terra sia piena della tua gloria».

L’immagine della Croce lignea che campeggia sul fronte dell’immaginetta per misura e forma riprende quella di San Carlo che contiene la teca col Sacro Chiodo: è la croce scelta come simbolo del Sinodo minore, creata utilizzando legni diversi (ciliegio, acero, palissandro e noce) a rappresentare i cinque continenti, per significare appunto tutte le genti. Al centro, dove si incrociano le due braccia, un quadrato di legno color porpora richiama la memoria del sangue offerto. L’autore è Eduardo Brocca Toletti, che vive e lavora nel Varesotto, e ha già realizzato opere assemblando legni diversi (rappresentanti Paesi e razze differenti) attraverso tecniche particolari. Le ultime sette sculture a sfondo sacro di Brocca Toletti possono essere ammirate nella chiesa della Madonna del Carmine di Milano.

 

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Tutte le informazioni dettagliate e in continuo aggiornamento sono disponibili attraverso una apposita sezione del portale della Chiesa di Milano: www.chiesadimilano.it/sinodo