Buon Santo Natale 2017

Ancora una volta sta per arrivare il Natale del Signore Gesù e noi sacerdoti siamo venuti a visitare tutti voi, nelle vostre case, credenti e non credenti. E’ stato bello potervi salutare, ascoltare e scambiare qualche parola con voi. Anche voi avete una vita davvero impegnata. Non sempre abbiamo trovato qualcuno in casa, talvolta abbiamo compreso di non essere graditi, ma spesso sono nati incontri belli e significativi: anziani che ci raccontano i loro acciacchi, studenti che, dopo un primo imbarazzo, ci narrano le loro vicende scolastiche e sportive, mamme con le borse della spesa che stanno rientrando, e papà che ritornano col viso affaticato dal lavoro.

I momenti più belli sono avvenuti quando in casa c’erano bimbi che conosciamo già dalla Scuola materna o dall’Oratorio. Loro ci hanno fatto davvero festa. Abbiamo incontrato anche cristiani di altre confessioni, che gentilmente ci hanno aperto e hanno recitato con noi una preghiera comune. Anche diversi islamici, pur rifiutando, non ci hanno negato un sorriso e un saluto augurale.

Siamo entrati in case ricche e in case povere, rispettosi di tutti, perché dovunque, nel benessere e nelle ristrettezze ci sono persone con la loro storia, con la loro umanità. Quest’ultima espressione mi permette di dire ancora una volta il cuore del Natale. Gesù è nato per insegnarci a vivere da uomini e donne, così come Dio ci ha pensati all’origine. Non dobbiamo dimenticare che se è importante sottolineare la divinità di Gesù è altrettanto importante sottolinearne l’umanità: amore alla giustizia, condivisione solidale dell’esistenza altrui, rispetto profondo delle diversità e della figura femminile, capacità di ascolto e vicinanza ai sofferenti, cura dei poveri. Ricevendo i regali di Natale non dimentichiamo il dono che è Gesù per ciascuno di noi. I regali si alterano e consumano nel tempo, la memoria del dono resta salda nel cuore. Buon Natale. 

Mons. Angelo Cairati